Articolo: MATTEO è un Vangelo antiebraico? I Parte: L’enigma del Figlio dell’Uomo

30/05/2013     Maria Brutti     7484

Introduzione

 

Negli ultimi venti anni, negli studi sul Vangelo di Matteo il problema del contesto sociale è diventato centrale, ricevendo un’attenzione che è almeno paragonabile  alla questione del Gesù storico. L’approccio storico-sociale ha anche prodotto un crescente interesse della ricerca verso il mondo del primo secolo e il problema dell’interazione o della opposizione tra ebraismo e cristianesimo delle origini. Studi del  contesto storico sociale del Vangelo di Matteo si focalizzano sulla relazione tra la comunità di Matteo con l’ebraismo del primo secolo e riconoscono in genere che il Vangelo di Matteo mostrano tracce del profilo settario dei movimenti ebraici nel tardo primo secolo.

Come suggerisce Harrington, Matteo è stato spesso definito il più “ebraico” dei quattro Vangeli e più di ogni altro Vangelo è incomprensibile senza il riferimento alla Bibbia ebraica e, aggiungo, ad altri scritti ebraici.Non è tuttavia possibile ignorare l’altra opposta “faccia” del Vangelo, che ha portato alcuni studiosi a ritenere Matteo anti-ebraico e antisemita. Non si può ignorare inoltre, la complessità del Vangelo di Matteo, anche in riferimento a concetti che costituiranno poi la base dello sviluppo della cristologia e della ecclesiologia.  

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