07/12/2012 Ombretta Pisano 7484
Durante gli scavi nel sito dell’antica città di Betsaida, sulle rive del Lago di Galilea, gli archeologi hanno scoperto una strada di epoca romana che dev’essere stata percorsa diverse volte dagli Apostoli.
La città di Betsaida, infatti, secondo i Vangeli è stata il luogo di nascita di almeno tre Apostoli (Filippo, Pietro e Andrea, secondo Gv 1,44) e teatro di diversi episodi del Nuovo Testamento, come la moltiplicazione dei pani e dei pesci (Lc 9,10-17) e la guarigione di un cieco (Mc 8,22-26).
L’importanza della città di Betsaida, tuttavia, non è solo legata al Nuovo Testamento: gli archeologi dell’Università del Nebraska (Omaha) hanno portato alla luce anche resti della città dell’Età del Ferro che era sepolta sotto lo strato di epoca ellenistica. Gli archeologi ipotizzano che si tratti dell’antica capitale del regno di Geshur, documentato nelle Lettere di Amarna (1370-1340 a. C.) e conosciuto nell’Antico Testamento per essere la patria di Michal, moglie del re Davide e figlia del re locale Talmai, alleato dell’Israele di Davide e Salomone.
Tra gli altri ritrovamenti: i resti di una porta a quattro camere, di mura difensive, di un palazzo, e l’evidenza di una massiva distruzione risalente all’epoca dell’invasione assira condotta da Tiglat-Pileser III, nel 733 a.C. Dell’epoca romana sono stati scoperti: un tempio edificato dal tetrarca Filippo e suppellettili legate al culto, una cantina, attrezzi da pesca.
Per sapere di più sulla campagna di scavi a Betsaida: http://world.unomaha.edu/bethsaida
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