02/04/2013 Ombretta Pisano 7482
Un nuovo sito archeologico risalente all’Età della Pietra ha visto recentemente la luce nella località di Ahihud, in Galilea, a seguito di scavi preliminari per la costruzione di una ferrovia. Nell’area, di 1800 metri quadrati, sono stati ritrovati reperti risalenti a due periodi distinti: al Neolitico pre-ceramico ed al Primo Calcolitico (settimo millennio – quinto millennio a. C.).
Secondo il Dr. Yitzhak Paz e il Dr. Yaʽakov Vardi, direttori degli scavi per conto della Israel Antiquities Authority, “per la prima volta nel paese sono state riportate alla luce intere costruzioni e ampi livelli abitativi di questi periodi, rivelando anche la ricca cultura dei residenti. Gli insediamenti del Neolitico pre-ceramico sono stati scoperti in cima ad uno strato roccioso, pavimentato in diversi punti. Qui sono state ritrovate anche punte di freccia in selce e in ossidiana, asce, lame ed altri utensili in pietra. La gran quantità di oggetti in ossidiana, un materiale non originario di Israele, è indizio delle relazioni commerciali intercorrenti in quel periodo con la Turchia, la Georgia ed altre regioni”. Secondo gli archeologi, “un altro ritrovamento unico attribuibile a questo periodo è quello di migliaia di semi di fava carbonizzati. Le società neolitica e calcolitica erano società agrarie e proprio a questo periodo risalgono l’addomesticazione degli animali e la coltivazione delle piante. Si tratta di uno dei primi esempi di coltivazione sistematica di legumi nel Medio Oriente.”
I resti del Primo Calcolitico (circa il quinto millennio a. C.) ritrovati ad Ahihud, includono un villaggio con diverse costruzioni dalle pareti interne, molto spesse, in pietra e argilla, alcune delle quali intonacate, con all’interno vasellame, utensili in selce, oggetti in pietra e un numero rilevante di artefatti di qualità artistica, tra cui una figurina fallica e una tavoletta che riporta schematicamente dei genitali femminili, ambedue simboli della fertilità della terra. Un’analisi preliminare delle ossa animali ritrovate nel sito rivela che i maiali costituivano la dieta principale degli abitanti del luogo.
Secondo Shay Baras, direttore generale della National Roads Company of Israel, il ritrovamento causerà lo slittamento di un paio di mesi della costruzione della ferrovia.
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