11/11/2012 Ombretta Pisano 7485
Durante gli scavi in un sito del Neolitico, ad Einot Nisanit nella Valle di Yzreel, archeologi della Israel Antiquities Authority hanno portato alla luce i resti di una giovane donna di circa 19 anni e di un uomo più anziano in fondo ad un pozzo ad 8 metri di profondità.
Secondo il direttore degli scavi, Yotam Tepper, dopo che i due sono caduti nel pozzo, questo non è più stato usato per via della contaminazione dell’acqua. Il pozzo era collegato ad un antico insediamento agricolo al quale approvvigionava l’acqua per tutti gli usi quotidiani.
Oltre ai resti umani, sono stati ritrovati anche numerosi oggetti prodotti dalla popolazione locale della Valle di Yzreel.
I ritrovamenti riguardano anche falci in selce utilizzate per la raccolta, così come punte di freccia e utensili di pietra.
Tepper ha rilevato l’impressionante abilità nello scavare degli antichi abitanti del sito e la loro conoscenza idrologica e geologica locali che hanno consentito loro di scavare la roccia calcarea sotto la superficie dell’acqua.
“Pozzi di quest’epoca sono un ritrovamento assai raro in Israele” spiega il dott. Omri Barzilai, responsabile della sezione preistorica della Israel Antiquities Authority.
Lo scavo è stato condotto prima dell’esecuzione lavori della National Roads Company per l’allargamento della Hayogev Junction, sull’autostrada 66. Sia la compagnia che l’autorità archeologica hanno espresso l’intenzione di preservare il pozzo e di aprirlo al pubblico come parte dei siti archeologici intorno al Tel di Meghiddo.
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